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Il direttore sportivo Nicola Righetti si congeda dal Valpolicella!
Saluta Valpolicella, dopo aver vinto quest’anno , con merito, il Trofeo Veneto di Prima categoria e quindi aver conquistato il pass per disputare la prossima stagione il campionato di Promozione, il direttore sportivo Nicola Righetti detto Ridge che afferma:
“Termino il mio percorso al Valpolicella dove sono stato due anni, sono arrivato l’anno 2022-2023 che il valpolicellla era retrocesso in seconda categoria ma grazie alla fusione col mio san Peretto ha recuperato subito la prima categoria. Al primo anno, con una squadra praticamente nuova, più di metà mi aveva seguito dal San Peretto, abbiamo ottenuto i play off, traguardo mai raggiunto dal sodalizio rossoblu dal 2012, anno della sua ri-fondazione”.
Ora Nicola parla dell’ultima stagione da poco andata in archivio in Prima categoria: “Quest’anno ho lavorato assieme a stefano gil Carigi e abbiamo costruito una squadra che ha ottimamente figurato in campionato, giungendo terza, ma soprattutto in grado di vincere il trofeo Veneto di prima categoria che consente alla società di Frapporti il sicuro ripescaggio in promozione. Serate come Padova e Montebello mi hanno ripagato moralmente per gli innumerevoli sforzi fatti quest’anno. Traguardo prestigioso che abbiamo raggiunto per trequarti di percorso con mister Meneghetti ed il suo fidato Corrado Sire Frinzi e negli ultimi 3 mesi con mister Paese e del suo vice Alessandro Colo Colombari, nel mezzo ed al bisogno, sempre disponibile ed in prima linea, Tommaso Composta mister della juniores valpolicellese. A loro ed al capace preparatore dei portieri andrea Madinelli va il mio più grande ringraziamento. Continuo, approfittando di questo spazio, per menzionare pubblicamente un gruppo silenzioso ma indispensabile soprattutto la domenica: marco “fangio” fasoli, ezio “corona” zampini e Filippo “silvan” filippini con loro anche i risultati meno positivi venivano mitigati. Il bilancio di questi due anni non può che essere più che positivo, l’obiettivo è stato ampiamente centrato con la promozione ottenuta che era l’obiettivo che ci eravamo dati io e la società due anni fa. Lascio perché certe gestioni non mi sono piaciute e non le ho condivise, quindi ho bisogno di nuovi stimoli ed un progetto che mi veda in prima linea in una società che abbia voglia soprattutto di dare fiducia ed ascolto reciproco non unilaterale. Dico sempre ai giocatori al primo giorno di preparazione “da oggi dismetto i panni del direttore sportivo e le indosso quelli del team manager”, diventando una figura presente dall’inizio alla fine a tutti gli allenamenti ed a tutte le partite. Quindi se c’è un problema, un ragazzo o il mister possono venire a parlare con me e confrontarsi, poi io comunico con la società. E quando c’è da dare una tirata d’orecchie la posso dare con cognizione di causa.
Società di tutte le categorie che si sono fatte avanti ce ne sono state finora e questo mi gratifica molto, significa che il mio lavoro è conosciuto ed apprezzato. Sono molto ambizioso e il calcio per me non è un hobby ma una vera passione. Parlerò con tutte e valuterò cosa per me sarà maggiormente interessante, aldilà della categoria e della mansione, direttore sportivo, “team manager” o altro. Se non arriverà il progetto giusto rimarrò alla finestra e ne approfitterò per andare a vedere partite, giocatori e tenermi aggiornato.
Io assieme ad un gruppo di amici nel 2010 abbiamo ri-fondato il san Peretto e dalla terza categoria in 11 anni siamo saliti sino a sfiorare la promozione col preparatissimo mister ed amico Cipriani Alberto (ora al Caprino) tre anni fa, arrivando secondi dietro il forte pedemonte. Poi la fusione col valpolicella. Tra i più bei successi, ovviamente il salto delle varie categorie con mister Cristiano Oliboni dalla terza alla seconda e dalla seconda alla prima con il grande mister Franco Tommasi; ma ricordo anche la salvezza al cardiopalma nel play out col Malcesine in seconda categoria con mister Composta Tommaso che poi ho ritrovato.
Sul mondo dei dilettanti vedo molta diversità, ci sono società che vogliono scimmiottare i professionisti e società che giorno dopo giorno costruiscono un pezzettino alla volta con scelte misurate ed oculate. C’è poca pazienza e si vogliono risultati nell’immediato mentre le costruzioni resistenti si costruiscono con fondamenta solide.
Ma come stanno i dilettanti?
Chiude Nicola Righetti;”Vedo molte diversità. Ci sono società che vogliono scimmiottare i professionisti e altre che giorno dopo giorno, costruiscono un pezzettino alla volta con scelte oculate e misurate. C’è poca pazienza e si vogliono ottenere risultati subito”. ( nella foto il Valpolicella che alza il Trofeo Veneto di Prima categoria)
RP
Written by: redazione_sport
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