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Alpinismo: Ines Meroi e Romano Benet al Teatro Ristori di Verona

today5 Ottobre 2023 34

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14 ottomila! Al teatro Ristori ospite la coppia di alpinisti e marito e moglie nella vita formata da Romano Benet e Ines Meroi

 

Un successo di pubblico e un condensato di emozioni. La coppia di alpinisti famosi in tutto il mondo, Romano Benet nativo di Tarvisio e Ines Meroi bergamasca doc, marito e moglie nella vita  hanno emozionato con i loro aneddoti e racconti la platea del teatro Ristori di Verona. Aperto nel 1837 e che prende nel 1856, l’attuale nome in onore di Adelaide Ristori, la maggiore attrice italiana dell’Ottocento, che qui ottenne grandissimi consensi. E’ il teatro cittadino per antonomasia. Qui si sono esibiti interpreti come Totò, Fregoli, Petrolini, Macario, Wanda Osiris, Pietro Mascagni,Memo Benassi, Paola Borboni, Gino Cervi, Carlo Dapporto, Walter Chiari, Ugo Tognazzi, Dario Fo fino a Paolo Rossi e Roberto Benigni.

In particolar modo attraverso un interessante documentario proiettato sul grande schermo  e commentato dalla stessa Nives Meroi, che ha raccontato nei minimi particolari la conquista del massiccio dell’Annapurna situata in Himalaya nel Nepal Centrale alta 8091 metri. La quarta montagna al mondo per imponenza ed altezza.

La “premiata ditta” Benet-Meroi è la prima coppia ad aver completato senza ossigeno e portatori d’alta quota ben quattordici ottomila.

Bravo il presentatore della serata il giornalista Bruno Panziera ex caporedattore del nostro quotidiano cittadino. Organizzata dall’associazione A.Cross in collaborazione con la Giovane Montagna. Con l’intento di dare una mano in maniera solidale, attraverso una raccolta fondi, a favore delle donne del Benin in condizioni di forte povertà, sostenendo gli ospedali dello stato africano, con molti medici veronesi e vicentini che prestano la loro opera gratuita come volontari. Piacevole le canzoni cantate dal coro “Chorus” di Caldiero. Dice Ines Meroi:”Io e mio marito ci completiamo nella vita ed in montagna grazie a capacità e doti umane diverse. Ci aiutiamo a vicenda. Ma nonostante tutto-e ride.si riesce a litigare non solo in casa nostra, ma anche in alta quota. Scalare un ottomila è una roba bellissima. Quando sei lassù, in cima, percepisci la curvatura dell’orizzonte. Per assurdo visto l’altezza, ti potresti trovare faccia a faccia con un aereo di linea che ha sbagliato strada, ma noi abbiamo i piedi ancora attaccati alla terra. Questo direi che è davvero sorprendente”. Ma cosa ha fatto avvicinare i due verso la montagna? Risponde con un sorriso Ines:”La montagna in effetti- sottolinea la Meroi-Romano dice che l’ho conquistato spiegando un nodo. Lui era molto più rustico della sottoscritta. Io ero invece più raffinata nella tecnica. Ed insieme abbiamo iniziato a scalare insieme e poi lui ha pensato che era meglio avere una fidanzata che andare a cercare un compagno di cordata”.

Progetti per il futuro? Chiude Romano:” Ne abbiamo uno che resta un nostro sogno che adesso non possiamo svelare”. Che strana coppia questi due!

 

(Roberto Pintore)

Written by: redazione_sport

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