Piu di 100mila fan si sono dati appuntamento nell’ unica data italiana del gruppo australiano degli AC/DC al Campovolo di Reggio Emilia il 25 maggio 2024. Una serata fantastica di hard rock con la grinta e il temperamento che solo la band capitana sa dare. Due ore e mezza di concerto davanti ad una platea entusiasta, nell’ ambito del “Power Up Tour 2024” che sta toccando tutto il mondo.
Un evento che rappresenta il culmine di una carriera per gli AC/DC che dura oramai da 50 anni.Le origini
Il gruppo è stato fondato dai due fratelli chitarristi Angus Young e Malcolm Young di origine scozzese, che per motivi economici si trasferirono presto in Australia.
La nascita della band degli AC/DC risale al 31 dicembre 1973. Ma perché il nome AC/DC?
Fu la sorella dei fratelli Young che lesse la scritta AC/DC ( Alternate Current/Direct Current) ossia corrente alternata/corrente continua su un elettrodomestico e la trovò adatta ad esprimere l’elettricità e il dinamismo del gruppo.
Della formazione facevano parte anche il cantante Dave Evans, il bassista Larry Van Kriedt e il batterista Colin John Burgess.
Ma l’ apporto canoro di Evans durò solo lo spazio di un singolo uscito solo per il territorio australiano. La band non era soddisfatto del suo modo di cantare e della sua immagine visto che si esibiva con i pittoreschi zatteroni ai piedi, non adatta alle idee di heavy metal dei fratelli Scott.
Fu per caso che arrivò il nuovo frount man Bon Scott, originario anch’egli della Scozia che faceva già parte di due gruppi musicali che in seguito incidente in moto era ricoverato in ospedale e non aveva più una band.
Una volta uscito dall’ ospedale Scott trovò lavoro come autista di autobus. E’ così il manager degli AC/DC lo prese per guidare proprio il bus del gruppo duranti i viaggi per raggiungere i luoghi dove si tenevano i concerti.
Scott sapeva che la band australiana stava cercando un cantante e si propose.
Dopo un audizione fu preso e nel settembre del 1974 Scott divenne ufficialmente il cantante degli AC/DC.
Con i suoi 28 anni d’età, Scott era il più giovane componenti del gruppo ma la sua presenza permise agli AC/DC di trovare la propria dimensione sulla scena del Heavy Metal australiano.
All’inizio del 1976 grazie ad una serie di esibizioni dal vivo, gli AC/DC avevano raggiunto un notevole grado di popolarità nel paese dei canguri, ma erano praticamente sconosciuti nel resto del mondo. Sempre nel 1976 la band firmò un contratto discografico internazionale per l’Atlantic Record che comprendeva un lungo tour nel Regno Unito ed in Europa in qualità di supporto a turno di Kiss, Aerosmith e Blue Oster Cult.
Con l’uscita dell album Powerange nel 1978 il gruppo ebbe la sua definitiva consacrazione.
Il bassista Mark Evans lascio la band per essere sostituito da Cliff Williams.
Tanto che il loro logo era diventato uno di quelli piu utilizzati per adornare i giubbotti dei fan della musica Hard Rock.
Da allora di acqua sul nostro fiume Adige ne è passata, come la carriera degli AC/DC.
Oggi la band è formata da Angus Young presente dal 1973 alla chitarra, dal nipote Stevie Young sempre alla chitarra, presente dal 2014, Phil Rudd alla batteria presente dal 2018, Cliff Williams al basso presente dal 2018, e Brian Johnson voce dal 2018.
Nel corso della storia della band sono scomporsi il cantante Bon Scott morto il 19 febbraio 1980 dal 1974 fino al 1980 nel gruppo e il chitarrista Malcolm Young fratello di Angus, morto il 18 novembre 2017 affetto da tempo da demenza senile.
La discografia
Gli AC/DC hanno pubblicato finora 17 album in studio, 15 distribuiti in tutto il mondo e 2 in Australia, 4 album dal vivo, 2 colonne sonore, 11 album video e 2 box set, pubblicati tra il 1975 e il 2014. In 40 anni di carriera il gruppo ha venduto oltre 200 milioni di dischi nel mondo, di cui 71 milioni nei soli Stati Uniti.
L’album Black in Black risulta essere il secondo album più venduto nella storia della musica.
L’ ultimo album degli AC/DC è stato pubblicato nel 2020 dal titolo Power Up.
Dopo il concerto italiano il gruppo si esibirà il 29 maggio e 1 giugno a Siviglia, il 5 giugno ad Amsterdam, il 9 e 12 giugno a Monaco in Germania, il 16 e 19 giugno a Dresda, il 23 e 26 giugno a Vienna, il 29 giugno a Zurigo, il 3 e 7 luglio a Londra, il 13 luglio a Hockenheim e il 17 luglio a Stuttgart in Germania, il 21 luglio a Bratislava, il 27 luglio a Norimberga, il 31 luglio e 4 agosto ad Hannover, il 9 agosto a Dessel in Belgio il 13 agosto a Parigi e il 17 agosto a Dublino.
(Roberto Pintore)